Pensioni tutte le novità

Oggi vi parlo di tre novità sulle pensioni nel 2022. Si tratta delle manovre previste dalla legge di bilancio 2021 il cui testo è stato approvato dal Consiglio dei ministri. E mentre aspettiamo la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale che non potrà avvenire prima della fine dell’anno. Vediamo insieme tre novità che riguardano il mondo delle pensioni.

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OPZIONE DONNA

Detto questo cominciamo subito con la prima novità l’opzione donna cioè la forma di pensione anticipata rivolta alle lavoratrici che hanno determinati requisiti. La manovra viene prorogata anche per il prossimo anno e cioè fino al 2021. I requisiti non sono cambiati rispetto alle sue edizioni precedenti e cioè per andare in pensione prima con questa modalità è necessario che la lavoratrice abbia maturato 35 anni di contributi e abbia raggiunto il requisito anagrafico di 58 anni per le lavoratrici dipendenti oppure di 59 anni per le lavoratrici autonome.

Questi requisiti devono essere raggiunti alla data del 31 dicembre 2020. Non cambieranno nel 2021 nemmeno le cosiddette finestre mobili cioè il periodo che si trova tra il raggiungimento dei requisiti e il pensionamento effettivo per le lavoratrici dipendenti.

Resta la finestra di 12 mesi mentre per le lavoratrici autonome resta a 18 mesi. In questo periodo comunque si può continuare a lavorare sempre nel contesto dell’opzione donna viene aggiornata la data della presentazione della domanda per le lavoratrici del settore scolastico e del comparto dell’alta formazione artistica e musicale che se decidessero di andare in pensione con questo sistema dovrebbero presentare la domanda entro il 28 febbraio 2021. Purtroppo però per il 2021 resta uguale anche il meccanismo di calcolo dell’importo della pensione con Opzione Donna che ti ricordo è più svantaggioso di circa il 25 35% rispetto alla pensione tradizionale perché il calcolo viene effettuato completamente con il sistema contributivo.

Certo bisogna valutare che tutti i periodi di contributi compresi quelli figurativi vengono presi in considerazione per raggiungere i requisiti. Insomma anche per il 2021 l’opzione donna resta una possibilità da valutare bene.

APE SOCIALE

Passiamo adesso alla seconda novità del video di oggi l’ape sociale anche se ad essere onesti in questo caso le novità sono due prima di dirti le due novità ti ricordo che l’ape sociale non è una vera e propria forma di pensione ma una sorta di indennità che viene fornita mensilmente a chi possiede determinati requisiti fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia o anticipata.

L’importo fornito sarà uguale a quello dell’assegno della pensione calcolato al momento della domanda fino a un massimo di 1.500 euro e sarà erogato per 12 mesi ogni anno ma senza la possibilità di ricevere rivalutazioni o integrazioni al minimo. Possono accedere a questa prestazione i disoccupati di lungo corso giver i lavoratori addetti a mansioni gravose e i lavoratori con un grado di riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74 per cento. Inoltre è necessario che questi lavoratori abbiano almeno 63 anni d’età e almeno 30 anni di contributi.

Veniamo alle novità. La prima anche se annunciata da tempo è che in presenza dei requisiti sarà possibile accedere alla più sociale anche nel 2021. La seconda invece riguarda le categorie di lavoratori che possono accedere all’anticipo pensionistico o meglio a quanto pare. Un’altra categoria sarà aggiunta al novero si tratterebbe dei disoccupati che non hanno potuto beneficiare dell’indennità di disoccupazione per la mancanza dei requisiti assicurativi e contributivi. E passiamo così all’ultima novità del video di oggi che riguarda la rivalutazione delle pensioni più precisamente il rinvio al 2023 del nuovo sistema di meccanismo di calcolo più favorevole rispetto a quello attuale per rivalutazione delle pensioni intendiamo l’adeguamento dell’importo dell’assegno pensionistico al costo della vita come stabilito dall’Istat.

Il senso dell’operazione è far sì che non ci sia una perdita del potere d’acquisto per i pensionati. Questo meccanismo prende anche il nome di Zeri equazione per dirla in maniera più semplice in base alla variazione dei prezzi dei beni di consumo. Di anno in anno la pensione deve essere ricalcolato ma non tutte le pensioni vengono calcolate allo stesso modo. Infatti soltanto le pensioni. Ottengono un adeguamento del %100 mentre la percentuale scende all’aumentare della pensione fino a colpire più duramente gli assegni pensionistici più alti.

Contratti Par Time

L’ultima novità sulle Pensioni del 2023 che riguarda i lavoratori con contratti part time L’intenzione sembrerebbe quella di fornire un riconoscimento pieno dei contributi dei periodi di lavoro. In altre parole sarà l’intera durata dei contratti di lavoro e quindi comprensiva anche dei periodi non interamente lavorati ad essere utile ai fini del raggiungimento dei requisiti delle pensioni. In ogni caso non ci resta che aspettare il testo ufficiale della legge di bilancio per scoprire ulteriori dettagli.

Alla prossima!

Martina Belmondo
Laureata in Economia Aziendale, classe 1987, Martina dirige la redazione di Inprestiti.com da giugno 2015. Ama gli animali e gli sport estremi.