Il 2015 è ormai finito e tra qualche mese tutti i contribuenti dovranno dichiarare le entrate dell’anno appena passato al Fisco.
Introdotto per la prima volta nel 1993, il modello 730 serve proprio a fare la Dichiarazione dei Redditi ed è utilizzato da tutti i lavoratori dipendenti e dai pensionati che devono comunicare il proprio reddito all’Agenzia delle Entrate.
Per il 2016, la Legge di Stabilità del Governo Renzi ha introdotto qualche novità al riguardo. Con questo articolo andremo a chiarire ogni punto e a vedere qual è il termine ultimo per presentare il modello 730.
Indice Articolo
Cos’è il modello 730?
Il modello 730 deve essere compilato ogni anno dal contribuente, oppure si può far predisporre al Centro Assistenza Fiscale (Caf) o a un commercialista, al fine di comunicare la propria Dichiarazione dei Redditi.
La compilazione è molto semplice e non richiede alcun calcolo. Basta riportare le seguenti informazioni:
- redditi;
- oneri;
- crediti d’imposta;
- acconti o eccedenze;
- IMU pagata.
Una volta compilato, il modello 730 può essere consegnato al proprio datore di lavoro (se si è reso disponibile alla raccolta e all’invio telematico all’Agenzia delle Entrate), a un Caf o a un professionista del lavoro (consulente del lavoro, commercialista, ragioniere o perito commerciale).
Inoltre, il modello 730 presenta alcuni innegabili vantaggi:
- Rimborso dei crediti: avviene direttamente in busta paga o nella pensione entro pochi mesi dalla dichiarazione.
- Pagamento dei debiti: avviene attraverso trattenute dirette sullo stipendio o sulla pensione evitando così lunghe file in banca o in posta.
- Rateizzazione: nel caso di imposte dovute, è possibile richiedere la rateizzazione attraverso il modello 730 indicando il numero delle rate con le quali si vuole procedere al pagamento.
- Nessun rischio: se il pensionato o il contribuente si rivolgono al Caf o ad un professionista del lavoro non rischiano alcuna sanzione per eventuali irregolarità o errori commessi durante la compilazione del modulo. In questi casi sono i Caf o i professionisti a dover risponde grazie ad apposite assicurazioni.
Dal 2015 l’Agenzia ha messo a disposizione anche il modello 730 precompilato. Basterà accedere al sito dell’Agenzia delle Entrare muniti di PIN Fisconile per visualizzarlo, oppure è possibile rivolgersi al Caf o ad un professionista del lavoro.
Una volta visualizzato è necessario verificare la propria Dichiarazione dei Redditi che è stata compilata dall’Agenzia delle Entrate incrociando vari dati tra cui le spese mediche, le operazioni avvenute tramite banche o istituti di credito, i dati dell’Amministrazione Finanziaria, dell’Inps, dell’INAIL, dell’Anagrafe tributaria e il nuovo modello CU 2016 che sostituisce il vecchio CUD.
Se i dati sono corretti si può inviare il modulo così com’è. In caso contrario può essere modificato.
Le novità del 2016 modello 730
Come già accennato la Legge di Stabilità ha introdotto alcune novità riguardo la Dichiarazione dei Redditi 2016. Ecco le principali:
- Rimborsi fiscali superiori a 4 mila euro: sono abolite le verifiche del Fisco introdotte dalla manovra 2014 (legge 147/2013) per tutti i lavoratori o pensionati che nel modello 730 includono detrazioni per carichi di famiglia o hanno eccedenze derivanti dalle dichiarazioni precedenti. La Legge di Stabilità 2016 prevede, però, che vi siano controlli preventivi nel caso di un “rimborso di importo rilevante”. Il concetto di “rilevante” non è ben chiarito; sarà l’Agenzia stessa, di volta in volta, a definire quando un importo è da considerarsi “rilevante” al fine di far partire i controlli. Questi devono essere effettuati entro 4 mesi dalla dichiarazione e non 7 mesi come in passato
- Spese sanitarie: da quest’anno i medici e le strutture sono obbligati a comunicare al Fisco i dati sulle prestazioni erogate l’anno precedente (in questo caso il 2015). In questo modo l’Agenzia delle Entrate potrà aggiungere le spese sanitarie da portare in detrazione al modello 730 precompilato.
- Sanzioni: con l’approvazione della trasmissione dati al Fisco da parte di medici e strutture, sono previste sanzioni tra i 50 mila e i 100 mila euro per ogni comunicazione omessa, errata o tardiva. Si può evitare la sanzione con un ritardo di al massimo 5 giorni dalla scadenza che è stata fissata il 28 febbraio di ogni anno. Se il ritardo supera i 5 giorni, ma è uguale o inferiore a 60 giorni la sanzione è ridotta di un terzo.
Scadenza e date del modello 730
Dato le necessità dell’Agenzia delle Entrate di incrociare i vari dati tributari dei contribuenti al fine di fare il modello 730 precompilato, le scadenze per il 2016 sono state riviste.
Ecco le nuove date per la trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate:
- 28 febbraio: termine ultimo per comunicare i dati sulle spese deducibili e detraibili dal modello 730;
- 7 marzo: termine ultimo dell’invio all’Agenzia del nuovo modello CUD 2016. Dev’essere inviato dai sostituti di imposta.
Il 7 luglio, invece, è la data di scadenza entro la quale bisogna inviare il modello 730 e quindi la propria Dichiarazione dei Redditi.
Ricordatevi di inviare il vostro modello 730 in tempo per evitare ogni problema!