Guida al piccolo prestito INPS ex INPDAP

Così come qualsiasi altro finanziamento, anche il piccolo prestito INPS es INPDAP prevede specifici requisiti al fine di ottenerlo in breve tempo. In questo articolo ci assicureremo di fornire tutte le informazioni necessarie, affinché la domanda per la sovvenzione economica vada a buon fine.

Va chiarito però, che dal 1° gennaio relativo all’anno 2012, l’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica è stato abolito e successivamente acquisito dall’attuale INPS. Motivo per cui il piccolo finanziamento viene ad oggi definito “ex INPDAP”.

Indice Articolo

Piccolo prestito ex INPDAP: chi può richiederlo?

Il finanziamento gestito attualmente dall’INPS è rivolto esclusivamente a pensionati e dipendenti pubblici che siano iscritti presso la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Le modalità per richiedere i prestiti INPDAP si differenziano in base a chi vuol far domanda:

  • Gli impiegati per esempio, dovranno scaricare e compilare il modulo e presentarlo al reparto amministrativo dell’azienda per cui si lavora. Successivamente quest’ultima, dovrà inviare la domanda per via telematica.
  • I pensionati invece, potranno presentare la pratica telematicamente.

Tempi di erogazione: quanto bisogna attendere?

I tempi di erogazione del finanziamento erogato dall’INPS non sono rapidi, indipendentemente da chi invia la domanda. Spesso infatti, il prestito si può ottenere in un periodo che va da un minimo di un mese a massimo 60 giorni, nonché due mesi.

Nonostante l’attesa possa sembrare piuttosto lunga, ci teniamo a ricordare la convenienza di questo sostegno finanziario rispetto a qualsiasi altra forma di prestito erogata dagli altri istituti bancari e quindi, potrebbe valerne la pena attendere un po’ più del previsto.

Finanziamento ex INPDAP: simulazione rata e massimo ottenibile

Anche per quel che riguarda i finanziamenti ex INPDAP, ci sono dei limiti imposti dalla Legge italiana. Affinché si possa avere un’idea sull’importo massimo è preferibile consultare il prontuario 2019 e analizzare i dati in base al prestito desiderato:

  • Annuale
  • Biennale
  • Triennale
  • Quadriennale
  • Quinquennale
  • Decennale

Oltre il documento fornito precedentemente, un altro fattore che aiuterà a simulare la rata è il calcolatore fornito dall’INPS.

Come si usa?

  • Stipendio netto: in questo campo va inserito l’ammontare al netto delle tasse e detrazioni fiscali che si trova in busta paga.
  • Data di nascita: in base ai dati personali, il simulatore fornirà una informazione sempre più precisa.
  • Rata ideale

Una volta inviata la conferma, il software provvederà a fornire le rate in base alla tipologia di prestito, che si differenzierà per durata, importo lordo e soprattutto sui tassi di interesse, che ricordiamo essere fissi.

Rate simulate in base alla propria posizione fiscale

Inoltre per i pensionati e dipendenti pubblici già iscritti al sistema gestionale delle prestazioni sociali e creditizie, si potrà usufruire di un piano personalizzato in base alle proprie condizioni economiche e posizione previdenziale o contributiva.

Per farlo sarà sufficiente autenticarsi alla propria area riservata sul portale Inps e aprendo il menù si dovrà cliccare sulla voce per area tematica –> credito –> servizi offerti e selezionare una delle opzioni suggerite:

  • Piccoli prestiti iscritti
  • Prestiti pluriennali iscritti
  • Simulazione per estinguere il piccolo prestito ex Inpdap

Se volessimo soffermarci su quest’ultima voce, si potrebbe accennare la possibilità di estinguere anticipatamente il piccolo prestito Inpdap da un momento all’altro.

L’operazione prevede che il soggetto debitore corrisponda l’intera cifra al netto sia del Fondo Garanzia che sugli interessi maturati e da versare prima della sua naturale scadenza.

Per ultimo è essenziale conteggiare gli importi finali qualora si volesse estinguere anticipatamente il finanziamento, al fine di avere una panoramica precisa sui costi complessivi e netti da sostenere per concludere l’operazione.

Tassi di interesse aggiornati al 2019

Come qualsiasi altro finanziamento economico, anche i piccoli prestiti ex Inpdap prevedono i tassi di interesse, che si contraddistinguono in TAN e TAEG. Il primo sta per Tasso Annuale Nominale (viene conteggiato su base annua) e può essere di natura fisso o variabile.

L’acronimo del secondo invece, indica il Tasso Annuo Effettivo Globale sempre su un conteggio annuale, ma che al contrario del primo prevede tutti i costi legati al finanziamento. Cerchiamo a questo punto di individuare le voci per il finanziamento Inps:

Tipologia TAN TAEG Finalità
Piccolo prestito ex Inpdap 4,25% (fisso) 0,50% (oltre ulteriori costi da analizzare sul prontuario) Per durata pari a 1,2,3 o 4 anni
Finanziamento pluriennale diretto Inps 3,50% (fisso) 0,50% (oltre ulteriori costi da analizzare sul prontuario) In base alla disponibilità economica sul Fondo di Credito

Per quanto riguarda i finanziamenti garantiti sempre in base alla Gestione Pubblica, sia TAN che TAEG variano in quanto gli ulteriori costi di interesse sono soggetti dall’istituto finanziario o bancario che eroga il prestito.

Riccardo Forti
Riccardo Forti è nato a Seborga, in provincia di Imperia, nel 1977. Da sempre appassionato e studioso del settore finanziario, si è laureato in Economia a Genova nel 2002. Collabora con importanti riviste di settore e dal 2009 è papà di due splendidi gemelli: Marta e Francesco.