Piccolo prestito INPDAP – Come Richiederlo

Di questi tempi risulta sempre più utile ed al contempo difficile richiedere un prestito economico presso una banca, la posta o un qualunque istituto erogatore di denaro.

Le motivazioni che stanno dietro al rifiuto di fornire un prestito sono quasi sempre legate alla mancanza di garanzie valide per far sì che i soldi prestati tornino indietro all’istituto creditore con la massima certezza e in totale sicurezza.

Ma non è tutto: altro problema riguardante la mancata formulazione di prestiti riguarda l’aspetto burocratico, il più delle volte eccessivamente complicato e articolato e in grado di far perdere la bussola anche al più ferrato in materia.

INPS in provincia di Bari

Tuttavia, sul mercato finanziario sono presenti dei prestiti minori e generalmente più semplici da richiedere presso i vari istituti erogatori. È il caso del “piccolo prestito”, agevolazione fornita dall’INPS per categorie quali dipendenti e pensionati pubblici. Ma, nello specifico, cosa si intende per “piccolo prestito”? Come funziona sul piano pratico? E come lo si richiede? Vediamolo qui di seguito.

In questo articolo parleremo in generale dei mini finanziamenti INPS ex INPDAP, se vuoi una panoramica completa ti suggeriamo di approfondire con questa guida al piccolo prestito INPDAP ospitata su Prestitimag, oppure approfondire la tematica dei prestiti INPDAP tramite questo video:

Indice Articolo

Generalità sul piccolo prestito INPDAP

Il piccolo prestito inps ex inpdap è un agevolazione garantita dall’INPS riferita alle categorie dei dipendenti e dei pensionati pubblici. Per poter richiedere tale prestito, entrambe le categorie dovranno essere iscritte alla “Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali”, ovvero un fondo istituito nel 1996 con la funzione di assicurare somme di denaro in forma di finanziamento alle attività con finalità sociale.

Il piccolo prestito si rivolge a coloro che necessitano nell’immediato di somme relativamente di modeste dimensioni, ma il tutto avverrà nei limiti imposti dal capitale a disposizione: nel caso in cui le richieste sforino il budget predisposto per erogare i prestiti, le domande avranno un esito negativo. Ma quali sono le caratteristiche specifiche del piccolo prestito? Scopriamolo entrando ancor più nel dettaglio.

Caratteristiche del piccolo prestito INPDAP

Nello specifico, le caratteristiche del piccolo prestito INPS ex INPDAP riguardano le modalità con cui questo viene erogato e con cui il debitore dovrà restituire il denaro al creditore, rispettando i vincoli imposti dal contratto che si sottoscriverà presso uno degli uffici appositi.

Dal punto di vista delle tempistiche, il piccolo prestito prevede che questo venga rimborsato in rate differenti a seconda dell’importo dello stesso; in linea di massima queste tempistiche si attestano in 12, 24, 36 o 48 rate a cadenza mensile, rate interessate da una quota capitale e da una quota interessi.

Dopo aver ottenuto il via libera all’ottenimento del prestito, e dopo aver concordato l’importo con l’ente creditore (in questo caso l’INPS), il prestito verrà concesso e messo per iscritto in un contratto presentante tutti i vincoli economici e burocratici da rispettare per rimanere entro i limiti imposti dalla legge.

L’erogazione del piccolo prestito

Così come le altre componenti creditizie presenti sul mercato, anche il piccolo prestito è interessato da particolarità legate alla forma di pagamento dello stesso. L’ottenimento del piccolo prestito avverrà in contanti presso una banca dell’istituto al quale ci si è rivolti o mediante accredito sul conto corrente postale o bancario.

Dal punto di vista degli importi, bisognerà tenere in considerazione la situazione economica del soggetto richiedente: se questi è interessato dal pagamento di rate per l’estinzione di un debito precedente o di un mutuo, l’importo del piccolo prestito in forma annuale non potrà essere superiore alla singola mensilità; stesso discorso nel caso del piccolo prestito biennale, non superiore alle due mensilità, del piccolo prestito triennale (tre mensilità) e così via.

Il rinnovo o l’assoluzione del piccolo prestito

Il piccolo prestito è interessato inoltre dalla possibilità di rinnovo, a patto che sia già trascorso il periodo minimo di ammortamento. Tale periodo è attestato a 6 mesi per i prestiti in forma annuale, 12 mesi per i biennali, 18 mesi per i triennali e 24 mesi per i quadriennali. L’estinzione del debito contratto con l’INPS verrà interrotta in modo definitivo solamente in caso di morte, invalidità assoluta o permanente (avvenuta in servizio) del richiedente. Alla luce di tutto ciò, come si effettua la richiesta del piccolo prestito?

Come richiedere il piccolo prestito INPS ex INPDAP

Per richiedere il piccolo prestito INPS occorre innanzitutto essere iscritti o appartenere alle categorie citate nei paragrafi precedenti. Tali categorie riguardano i dipendenti e i pensionati pubblici, con modalità differenti per la richiesta: nel primo caso, i dipendenti ancora in servizio dovranno compilare moduli appositi forniti dall’INPS per poi presentarli presso la propria amministrazione di appartenenza, la quale provvederà ad inoltrare le richieste per via telematizzata; nel secondo caso, le richieste andranno inoltrate direttamente per via telematizzata. Per quanto riguarda gli importi da richiedere, questi variano a seconda che si tratti di un prestito annuale, biennale, triennale o quadriennale.

In caso di prestito annuale, è possibile richiedere un prestito del valore di una mensilità media netta, sia nel caso dello stipendio che in caso di pensione; tale rapporto si applica in maniera proporzionale per i prestiti delle altre durate: due mensilità da restituire in 24 rate mensili per i biennali, tre mensilità in 36 rate mensili per i triennali, quattro mensilità in 48 rate mensili per i quadriennali.

Infine, dal punto di vista degli interessi, le quote applicate sui piccoli prestiti si suddividono in tre tipologie: il tasso di interesse nominale annuo, fissato al 4,25%, le spese di amministrazione, a 0,50%, e l’aliquota per il fondo rischi, da visionare sul sito ufficiale dell’INPS. Ai fini di una comprensione più approfondita dell’argomento, potrebbe tornare utile la consultazione del link: https://noipa.mef.gov.it/documents/10179/15179398/Il%20servizio%20di%20Piccolo%20Prestito%20INPS%20-%20gestione%20ex%20INPDAP%20pdf

Riccardo Forti
Riccardo Forti è nato a Seborga, in provincia di Imperia, nel 1977. Da sempre appassionato e studioso del settore finanziario, si è laureato in Economia a Genova nel 2002. Collabora con importanti riviste di settore e dal 2009 è papà di due splendidi gemelli: Marta e Francesco.