Fondi europei per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

I finanziamenti europei a fondo perduto sono opportunità importantissime che negli ultimi anni stanno aiutando molte aziende in diversi settori anche nel nostro Paese.

La caratteristica principle dei prestiti a fondo perduto è il fatto che non devono essere restituiti ai soggetti erogatori della somma di denaro, in questo caso la Comunità Europea.

Sono fondi rivolti in particolar modo ai giovani, alle start-up e a tutti quei settori considerati deboli o che possono essere strategici al fine di raggiungere un certo risultato.

Tra i prestiti europei a fondo perduto il più famoso è senza ombra di dubbio il Fondo Europeo Agricolo per Sviluppo Rurale (FEASR). In questi periodi di crisi molti giovani hanno deciso di ritornare a coltivare e negli anni hanno aperto importanti aziende di successo anche grazie ai finanziamenti europei.

Se anche tu hai intravisto buone possibilità nell’attività agricola, questo articolo fa proprio al caso tuo.

Indice Articolo

Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020

La riforma europea del 2013 ha delineato alcuni degli obiettivi strategici a lungo termine da perseguire riguardo allo sviluppo rurale dell’UE nel periodo 2014-2020.

I 3 principi base sono:

  • incoraggiare la competitività del settore agricolo;
  • incrementare la sostenibilità dei progetti agricoli riducendo l’impatto sul clima;
  • ottimizzare uno sviluppo economico equilibrato nelle aree rurali creando nuovi posti di lavoro e difendendo quelli già esistenti.

A seguito di questa riforma, tutti i 28 stati membri dell’UE hanno dovuto elaborare un Programma di Sviluppo Rurale (PSR) nazionale basandolo su almeno 4 delle 6 priorità comunitarie:

  • Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali.
  • Potenziare la redditività e la competitività di tutti i tipi di agricoltura e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e una gestione sostenibile delle foreste.
  • Promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo.
  • Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alle foreste.
  • Incoraggiare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di CO2 e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale.
  • Promuovere l’integrazione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

 

I finanziamenti per l’agricoltura e Fondi Europei

Al PSR italiano sono stati destinati circa 21 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. Il programma è stato ufficializzato dalla Commissione Europea il 20 novembre 2015.

Questi fondi sono stati poi suddivisi per tutte le regioni. Solo per fare alcuni esempi: al Lazio sono stati destinati 804 milioni, alla Lombardia 1,2 miliardi, all’Emilia-Romagna 1,19 miliardi e alla Sicilia 2,2 miliardi.

L’importo del sostegno varia a seconda della regione. Si va da un premio minimo di 15 mila euro fino ad arrivare ad un premio massimo di 70 mila euro in alcune regioni come Lazio, Molise, Basilicata e Friuli Venezia Giulia.

Chi può far domanda per ricevere i fondi destinati all’attività agricola?

Secondo i parametri dettati dalla Comunità Europea, il 92% del territorio italiano è considerato area rurale; inoltre, il 58% della popolazione totale vive in queste zone. Questo significa che potenzialmente più della metà dei cittadini italiani potrebbe usufruire dei benefici derivanti dai finanziamenti europei.

In linea generale i fondi sono destinati a chi intende avviare una nuova azienda agricola o ai giovani imprenditori che andranno a subentrare nell’attività di famiglia.

Ma quale sono nello specifico i requisiti necessari per ottenere questa forma di finanziamento?

  • Età compresa tra 18 e 40 anni.
  • Aver frequentato la scuola dell’obbligo.
  • Avere la qualifica di imprenditore agricolo o conseguirla entro 2 anni dalla data di domanda per il finanziamento.
  • Certificazione di reddito per il lavoro nella propria azienda agricola.
  • Essere residente in uno dei territori individuati dall’Unione Europea come ammissibili ai Fondi Strutturali nell’ambito degli obiettivi 1 (aree in ritardo di sviluppo
), 2 (aree in declino industriale) e 
5b (aree rurali svantaggiate); oppure nelle aree ammesse alla deroga di cui all’art. 92.3.c del Trattato di Roma. Anche l’azienda deve avere sede in uno di questi territori.
  • In caso si subentri nella conduzione dell’azienda agricola, il parente deve essere il titolare dell’azienda.

Spesso capita che questi fondi europei non siano ben pubblicizzati e che vadono persi o non sfruttati nella maniera che meriterebbero. Ora, però, sai tutto quello di cui hai bisogno per iniziare una nuova vita nell’imprenditoria agricola.

Non pensarci due volte e fai domanda per il Fondo Europeo Agricolo per Sviluppo Rurale (FEASR)!

Martina Belmondo
Laureata in Economia Aziendale, classe 1987, Martina dirige la redazione di Inprestiti.com da giugno 2015. Ama gli animali e gli sport estremi.